GIORNO 1: Volo per Tirana. ritrovo in aeroporto con nostro corrispondente. Cena e Hotel
GIORNO 2: Trasferimento al Durazzo Porto per ritiro moto in dogana. DURAZZO – VALONA (140 KM ) Hotel
GIORNO 3: VALONA – GIROCASTRO (180 KMS ) Hotel
GIORNO 4: GIROCASTRO – CHOROVODE (120 KMS ) Hotel
GIORNO 5: CHOROVODE – LAGO DI POGRADEZ (115 KMS ) Hotel
GIORNO 6: LAGO DI POGRADEZ – ELBASAN (130 KMS ) Hotel
GIORNO 7: ELBASAN – TIRANA (110 KMS ) Hotel
GIORNO 8: trasferimento in Aeroporto volo di rientro
Pranzo cucina tipica locale, cena e pernottamento in Hotel. Dal porto di Durazzo ci trasferiremo su asfalto in minibus direttamente ad Apollonia (circa 70 km) Dall’antica cittadina romana dove ci fermeremo anche per gustare il nostro primo pasto albanese inizieremo il percorso in fuoristrada. Da Apollonia infatti scenderemo sul delta del fiume Vjoses fino a raggiungere il mare. Si avete capito bene!!! 10 km di spiaggia a nostra disposizione. L’arrivo a Valona è suggestivo quanto aspro. A Valona ci si rende veramente conto di essere in viaggio.
Ci tufferemo letteralmente nel traffico della città di Valona, una città che custodisce un misto di culture, Turchi, ex Comunisti, cattolici e Ortodossi in grande armonia. Fu una delle prime città a cadere nella sfera del dominio dell’impero Ottomano conquistata da Ali Pachà agli albori del 1400. Il fervore della città tipicamente Mediterranea e tangibile, Dal centro caotico in pochi chilometri si sale sulla vecchia e tuttora lastricata arteria che la collegava a Tepelene, 70 chilometri a mezza costa tra il fiume Drinos e il monte Griba. La pista è tutt’oggi utilizzata quotidianamente dagli abitanti della montagna che scendono ogni giorno in valle per raggiungere il lavoro. Questo primo affascinante tratto di pista ti conduce alle porte di un mondo lontano, l’Albania. Ancora una lunghissima pista per scendere a Girokastro.
La tappa continua sempre sui costoni montuosi che circondano Girokastro. In alcuni punti sembra il paese di Hedi. Un tiro non è da poco e al pranzo arriveremo affamati, la pausa sarà breve ma vi assicuro che in Albania si mangia benissimo, carne di agnello alla brace e un’ottima insalata greca. La tappa prosegue poi sempre su pista per altri 40 km lungo il kanion che forma nelle colline argillose il fiume Osura
La giornata è piuttosto impegnativa, si può dire quasi 100% furoistrada e, a parte 20 chilometri sull’invaso di Kodoviack, il resto è sentiero inerpicato. Per i più abili è divertimento allo stato puro, per chi è alle prime armi unico sollievo è il paesaggio davvero maestoso. Il tratto termina al monolite di Guri Kamje, una roccaforte rocciosa davvero imponente da dove si vede il grandissimo Lago di Pogradec e il confine con la Macedonia.
Da Pirg ci infiliamo sulle piste che costeggiano il Vallemare, questa volta sul versante Est. Panoramica e guidata la pista che corre a mezza costa fino a Perranja. Siamo al confine con la Macedonia.
La giornata apparentemente facile è piena di imprevisti. Le piste infatti sono utilizzate per il trasporto del legname e a volta il passaggio dei camion le rende piuttosto incidentate. Uno dietro l’altro sfilano i villaggi, qui il big ben ha veramente detto stop! La vita qui scorre a rallentatore, siamo all’epoca dei nostri bisnonni.
La vecchia nazionale per Tirana, costruita con le pietre messe a coltello, una volta sosteneva il traffico anche dell’artiglieria. Oggi è abbandonata e mette in comunicazione villaggi formati da poche case e poche anime. L’arrivo nella capitale è improvviso.
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